Siamo increduli, indignati, sconvolti come tutti. Il servizio delle Iene che ha smascherato un presunto pedofilo a Castano Primo ci lascia sgomenti. Allibiti perché si tratta della persona buona che tutti vorremmo come vicino di casa. Impegnato politicamente e nel sociale, dipendente comunale. Tutte le belle caratteristiche che dovrebbe avere una persona. E invece no.
Quando era solo questa persona si lasciava andare alle sue perversioni e andava a colpire gli indifesi.
Con un linguaggio dapprima amichevole e poi squallido, volgare, orrendo. Il mostro che esce allo scoperto, quando agli occhi di tutti doveva apparire buono e innocente. Noi de La Nuova Italia siamo un movimento che fa politica da poco e vorremmo farlo al servizio della gente, andando ad interessarci delle problematiche più diverse.
A Magenta dove siamo nati, ma in realtà in ogni parte d’Italia e del mondo, quindi e soprattutto a Castano Primo. Oggi quel servizio ci ha messo di fronte ad una realtà nascosta. Ci stiamo interrogando su cosa fare per evitare che si ripetano situazioni come questa. Instagram, Facebook, i social vengono maneggiati con troppa facilità dai bambini. Quell’uomo ha usato delle tattiche perverse, degne di un mostro e chissà cos’altro ha fatto senza che nessuno se ne sia mai accorto. Le famiglie, le scuole, le realtà locali, le associazioni impegnate nel sociale, le associazioni sportive devono lavorare insieme per il bene dei più piccoli. Ma spesso non basta. Spesso il mostro è più forte di tutti. Anche noi de La Nuova Italia vogliamo fare la nostra parte.
Come genitori quello che abbiamo visto ci ha fatto male.