A Magenta è necessario approvare, al più presto, un piano regolatore cimiteriale che sia in grado di prevedere le necessità future di spazi e loculi e le previsioni di ampliamento, ivi comprese le necessità di altre religioni.
È di questi giorni la notizia del decesso improvviso di Aslam Mohamad Khan, 50 anni, residente a Magenta, positivo al covid. Non aveva nessuno e rimpatriarlo in Pakistan è impossibile. La sua morte ha ribadito la necessità di affrontare il problema della sepoltura secondo il rito islamico e di destinare uno spazio all’interno del cimitero di Magenta.
Se da una parte il Comune di Magenta “conferma il diritto di dare sepoltura”, allo sfortunato Aslam Khan, dall’altro aggiunge che tale sepoltura dovrà avvenire “in campo comune del cimitero comunale nel rispetto del culto musulmano”. La Nuova Italia ritiene che così facendo non si risolva il problema di migliaia di fedeli musulmani che hanno vissuto una vita nel rispetto del loro credo religioso. Prima o poi per tutti noi arriverà l’ultimo giorno su questa terra.
Ognuno di noi ha vissuto una vita credendo in Dio, seguendo una certa religione, oppure ha vissuto da ateo.
Tutti meritano il rispetto. La religione islamica prevede certe procedure per la sepoltura. “Ai fedeli musulmani non possiamo negare il diritto di essere sepolti secondo quanto prevede la religione islamica – afferma Munib Ashfaq, segretario de La Nuova Italia. A nostro avviso è importante che si approvi, quanto prima, un piano cimiteriale che possa far fronte anche a queste esigenze”.
I funerali di Aslam khan verranno celebrati domani, sabato 29 Maggio, alle 11.30 fuori dall’obitorio dell’ospedale Fornaroli di Magenta. La salma verrà, quindi, trasferita nello spazio dedicato alla sepoltura secondo il rito islamico del cimitero di Varese.