L’arma dell’ironia a volte è la migliore.
Ed è quella che vogliamo usare per commentare le parole del vice sindaco Simone Gelli durante l’ultimo consiglio comunale a Magenta. Il vice sindaco, in risposta ad un emendamento del PD che voleva ridurre di diecimila euro le spese di lite, ha risposto: “Sono soldi stanziati non per andare contro un cittadino e non rappresentano di certo un’arma ideologica. Se volete vederla solo dal punto di vista della Moschea fate pure…”.
Come ha osservato il consigliere Enzo Salvaggio nessuno aveva parlato di Moschea ed il primo a farlo è stato proprio il vice sindaco Gelli. Ebbene, caro vice Sindaco – commenta il segretario de La Nuova Italia Munib Ashfaq – noi sosteniamo quello che lei ha detto in Consiglio Comunale. Vorrei ricordare che il ricorso per la Moschea è stato già presentato e quando il Comune resisterà dovrà ingaggiare un altro avvocato. Questo vuol dire altri soldi che non sono stati ancora accantonati. Quindi, per un discorso matematico, i soldi per le spese di lite dovrebbero essere aumentate”.
A proposito abbiamo sentito il presidente dell’associazione ‘Abu Bakar’ Ayub Akhter il quale ha garantito che non hanno intenzione di fermarsi finché il diritto costituzionale alla libertà di culto non verrà garantito.
Ironia a parte caro assessore, non possiamo che sostenere le parole del Consigliere Luca Rondena che ha detto: “Le minori spese sono possibili dove maggiore è il dialogo”. E: “In questo periodo sarebbe stato opportuno devolvere fondi alle famiglie che ne hanno necessità”.
Un unico appunto: le spese sostenute per i vari ricorsi sono già arrivate a quota 40mila euro…