Abbiamo incontrato, nella sede del movimento La Nuova Italia di Magenta, due associazioni di Castano Primo. L’associazione islamica castanese con il suo presidente Rizwan Naeem e l’associazione culturale Madni presieduta da Malik Zeeshan e Hafiz Dildar segretario.
L’obiettivo è quello di conoscere realtà diverse al di fuori del territorio magentino e conoscere i loro problemi cercando di risolverli.
Per quale motivo avete abbracciato il movimento La Nuova Italia?
Ci piace la trasparenza di questo partito. Parla con tutti, cercando di risolvere i problemi di tutti. È una cosa importante questa e per questo avranno il nostro sostegno. Spiegateci quale differenza c’è tra un’associazione islamica e un’associazione culturale? Spesso facciamo fatica a capire… Rizwan: La mia è l’associazione islamica castanese e ha un fine che è al cento per cento religioso. Il mio sogno è quello di avere una Moschea a Castano primo. Fin da quando sono arrivato a Castano, 23 anni fa, ho avuto questo sogno. Quasi tutti i miei amici sono cattolici e vedendoli andare in chiesa mi chiedevo per quale motivo io non potessi avere un luogo dove andare a pregare. Dal 2019 ci siamo attivati presentando tutte le richieste in Comune. Ma non vogliamo e non ci piace andare avanti per vie legali. Vogliamo che la gente capisca che a fare una Moschea non c’è niente di male. Un giorno un amico mi ha chiesto se è vero che nelle Moschee vengono indottrinate le persone a farsi esplodere negli attentati. Sono rimasto allibito perché è una cosa che non esiste proprio. Basti vedere come, Lega e comitato, hanno strumentalizzato le mie frasi pronunciate durante il congresso de La Nuova Italia. Parlavo della Moschea e intendevo riferirmi al permesso relativo al centro culturale. Subito sono partite le strumentalizzazioni.
E l’associazione culturale Madni?
Malik Zeeshan e Hafiz Dildar: Noi portiamo avanti la nostra cultura, quella del nostro paese di origine. E facciamo servizi alla persona. Per esempio, ai nostri bambini che nascono in Italia insegniamo anche la lingua urdu, quella Pakistana. Mia mamma è arrivata in Italia pochi anni fa e le abbiamo insegnato l’Italiano. Ci mettiamo a disposizione del Comune se serve. Per fare un esempio abbiamo preparato un volantino in lingua urdu spiegando come va gestita la raccolta dei rifiuti. Anche gli italiani possono venire da noi a conoscerci. Solo in questo modo si combatte il pregiudizio.
Come vi vede la popolazione di Castano primo?
Ad oggi, e sono 23 anni, ho avuto solo amici. Castano Primo mi è sempre piaciuta, fin dall’inizio E’ un paese piccolo, ma non troppo, dove tutti ci conosciamo e con la mentalità aperta. Nel video ci spiegate come è continuata la questione relativa ai permessi per la Moschea. Per quale motivo i lavori non sono ancora partiti? Quando abbiamo vinto la seconda causa il Sindaco ci ha chiesto un incontro per trovare un accordo. Ci hanno chiesto dei piccoli ritocchi al progetto e noi abbiamo dato la disponibilità. Ma, parlando con i tecnici, è saltato fuori che il progetto sarebbe stato stravolto. Cosa che ci metteva in difficoltà dopo aver perso tempo e soldi. Molte persone che hanno sostenuto il progetto dando il loro contributo ci chiedevano quando sarebbero partiti i lavori. Per questo ci siamo rivolti al tribunale che ci ha dato ragione. Cosa serve a Castano per migliorare? Serve che non venga più seminato odio. Aiutiamo le persone che vogliono che Castano sia più bella. Aiutiamo le famiglie in difficoltà che sono tante anche da noi. Ne conosco parecchie che hanno bisogno. Italiane e straniere.
Per quale motivo avete abbracciato il movimento La Nuova Italia?
Ci piace la trasparenza di questo partito. Parla con tutti, cercando di risolvere i problemi di tutti. È una cosa importante questa e per questo avranno il nostro sostegno.
Spiegateci quale differenza c’è tra un’associazione islamica e un’associazione culturale? Spesso facciamo fatica a capire…
Rizwan: La mia è l’associazione islamica castanese e ha un fine che è al cento per cento religioso. Il mio sogno è quello di avere una Moschea a Castano primo. Fin da quando sono arrivato a Castano, 23 anni fa, ho avuto questo sogno. Quasi tutti i miei amici sono cattolici e vedendoli andare in chiesa mi chiedevo per quale motivo io non potessi avere un luogo dove andare a pregare. Dal 2019 ci siamo attivati presentando tutte le richieste in Comune. Ma non vogliamo e non ci piace andare avanti per vie legali. Vogliamo che la gente capisca che a fare una Moschea non c’è niente di male. Un giorno un amico mi ha chiesto se è vero che nelle Moschee vengono indottrinate le persone a farsi esplodere negli attentati. Sono rimasto allibito perché è una cosa che non esiste proprio. Basti vedere come, Lega e comitato, hanno strumentalizzato le mie frasi pronunciate durante il congresso de La Nuova Italia. Parlavo della Moschea e intendevo riferirmi al permesso relativo al centro culturale. Subito sono partite le strumentalizzazioni. E l’associazione culturale Madni?
Malik Zeeshan e Hafiz Dildar: Noi portiamo avanti la nostra cultura, quella del nostro paese di origine. E facciamo servizi alla persona. Per esempio, ai nostri bambini che nascono in Italia insegniamo anche la lingua urdu, quella Pakistana. Mia mamma è arrivata in Italia pochi anni fa e le abbiamo insegnato l’Italiano. Ci mettiamo a disposizione del Comune se serve. Per fare un esempio abbiamo preparato un volantino in lingua urdu spiegando come va gestita la raccolta dei rifiuti. Anche gli italiani possono venire da noi a conoscerci. Solo in questo modo si combatte il pregiudizio.
Come vi vede la popolazione di Castano primo?
Ad oggi, e sono 23 anni, ho avuto solo amici. Castano Primo mi è sempre piaciuta, fin dall’inizio E’ un paese piccolo, ma non troppo, dove tutti ci conosciamo e con la mentalità aperta. Nel video ci spiegate come è continuata la questione relativa ai permessi per la Moschea. Per quale motivo i lavori non sono ancora partiti? Quando abbiamo vinto la seconda causa il Sindaco ci ha chiesto un incontro per trovare un accordo. Ci hanno chiesto dei piccoli ritocchi al progetto e noi abbiamo dato la disponibilità. Ma, parlando con i tecnici, è saltato fuori che il progetto sarebbe stato stravolto. Cosa che ci metteva in difficoltà dopo aver perso tempo e soldi. Molte persone che hanno sostenuto il progetto dando il loro contributo ci chiedevano quando sarebbero partiti i lavori. Per questo ci siamo rivolti al tribunale che ci ha dato ragione. Cosa serve a Castano per migliorare?
Video Intervista: